Assistere nel miglior modo possibile durante il travaglio e il parto: un viaggio tra induzioni e fisiologia

6 ore formative - 9 crediti ECM

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CORSO FAD GRATUITO
ACCREDITAMENTO SCADUTO - NON ECM

Valido dal 20 febbraio 2023 al 31 dicembre 2023
Destinatari: Medico Chirurgo (specializzato in Ginecologia e Ostetricia), Ostetrica/o

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Dall’introduzione delle raccomandazioni INDUZIONE AL TRAVAGLIO DI PARTO REALIZZATE DALLA FONDAZIONE CONFALONIERI RAGONESE SU MANDATO SIGO, AOGOI, AGUI.

Era da tempo che programmavamo un evento formativo per ostetriche e ginecologi che prendesse in considerazione l’assistenza al travaglio e parto fisiologico e a quello indotto poiché per le ostetriche è necessario e piacevole un refresh circa la fisiologia dell’evento nascita, così come lo sono lo studio e l’approfondimento dell’assistenza al travaglio e parto indotto. Mentre nell’ambito della fisiologia l’ostetrica/o è autonoma nella gestione assistenziale, in ambito induzione supporta il medico specialista ginecologo che decide il metodo di induzione, ma l’ostetrica/o ha la responsabilità di assistere la madre nel modo più appropriato come indicato dalla Midwifery Care affinché questa esperienza di nascita, divenga umanizzata.

Se il modello di supporto continuo one-to-one è riconosciuto valido per l’assistenza al parto naturale, maggiormente a mio avviso, lo è per la donna che vive l’esperienza dell’induzione, in cui l’ostetrica/o può rendere la nascita significativa tenendo presente le dimensioni del supporto: fisico, emozionale ed informato. Questo contesto diviene per l’ostetrica/o momento per rimettere in discussione la propria visione della professione utilizzando i principi della Carta di Ottawa, in cui la salute di madre e neonato rappresentano un investimento sociale e quindi obbligandosi a valutare nuove modalità di lavoro con e per le donne in cui offre la sua presenza con gentilezza, rispetto, empatia, con-passione (etica), umiltà non essendo autoritaria né dominante ma attiva, per raggiungere le persone nella loro richiesta di aiuto.

Dott.ssa Antonella Marchi
Presidente Associazione Italiana di Ostetricia

“L’induzione del travaglio di parto (ITP) è uno dei gesti più frequenti nella pratica clinica giornaliera. La scelta del momento giusto per procedere all’induzione, delle modalità di induzione e la gestione delle pazienti sottoposte a induzione costituisce uno degli argomenti più attuali dell’ostetricia moderna.
Negli ultimi decenni si è riscontrato un incremento delle ITP, le cui ragioni sono molto complesse e spesso non completamente comprensibili. L’ITP è un intervento medico messo in atto al fine di interrompere l’evoluzione della gravidanza.
L’obiettivo primario è riuscire ad ottenere un travaglio attivo...

Una delle preoccupazioni attualmente più diffuse è che l’aumentato ricorso all’ITP concorra all’aumento del tasso di parti cesarei.
I dati in merito sono estremamente eterogenei e non è possibile giungere a una conclusione definitiva. Riteniamo che più che l’induzione per sé, svolga un ruolo prioritario la cultura ostetrica dei professionisti. Per cultura ostetrica intendiamo la formazione teoricopratica, le attitudini professionali, le credenze dei professionisti e soprattutto la loro capacità di lavorare insieme perseguendo un obiettivo comune di bene.”

Per aiutare medici e ostetriche a fronteggiare questo difficile problema e per metterli nelle condizioni di aiutare le donne ad esprimere nel miglior modo possibile la loro potenzialità creatrice, nasce questo corso promosso dall’Associazione Italiana di Ostetricia.

Prof. Antonio Ragusa
Vicepresidente Associazione Italiana di Ostetricia

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